Cabin kiwi, Tiny kiwi meditation cabin, New Zeland
IDEA
Il sito si trova tra gli alberi, in una piccola radura in un bosco incontaminato. La cabina di meditazione è un edificio isolato, unico elemento antropico in una topografia fatta di elementi naturali. La cabina è uno spazio destinato alla contemplazione e alla meditazione, un luogo dove l’uomo può ritrovare l’armonia con la natura. La forma forte ma semplice, ispirata al contesto, creerà un nuovo punto di riferimento iconico. Il padiglione rispetta gli alberi che delimitano la radura, posizionandosi ai margini del vuoto, in una sorta di abbraccio con un albero solitario.
PROGETTO
Il padiglione mira a creare un’area dai confini molto chiari, con una propria geometria. Un padiglione formato da due triangoli poggianti su una base quadrata e concepito come oggetto isolato e scultoreo. La costruzione, con pochissimi elementi, è una risposta alla complessità del contemporaneo. Un padiglione che diventa rifugio di una semplicità quasi ascetica. L’architettura non deve rubare la scena, ma esaltare il contesto e le emozioni che conferisce. Chiarezza e rigore, linearità, apparente facilità e semplicità come fine. ll progetto offre una soluzione pratica per costruire in questo ambiente remoto e naturale. La struttura è semplice e flessibile, studiata per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. I materiali sono stati scelti per la sostenibilità e la durata. La struttura può essere prefabbricata e assemblata in loco. Il padiglione è interamente realizzato in legno. L’interno, in legno naturale, dona un senso caldo e avvolgente., mentre il colore scuro dell’esterno conferisce al padiglione un aspetto materico e un’aura di mistero. Il contrasto cromatico permette allo sguardo dello spettatore di concentrarsi sul paesaggio circostante. L’utilizzo di un unico materiale permette all’edificio di diventare espressione della sua funzione.